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Full text of "Notizia del nuovo teatro degli Arcadi : aperto in Roma l'anno MDCCXXVI"

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* 


»         .    • 


S^srf-f^-.fS./. 


•       .  p  /  **      • 


NOTIZIA 

•••;.    ••'•         DEL 

NUOVO  TEATRO  . 

d  eh  li 

ARCADI 

Aperto  in.RoMA  l'Anno  Moccxxvr. 


•    .  • 


IN  ROMA;  Per  Antonio  de1  Rolli,  nella  Strada 
del  Seminario  Romano ,  mdccxxvii. 

■  ■" ■«■•■ ■ 

.  CON  .L1CEJNZA  DB'  SVPZRIQRl* 


4 


All' Il luflri filmo  )  ed  Eccellenti  (fimo  Signore 
IL     S  1GK0K 

DON  ANDREA 

DE  MELLO  DE  CASTRO 

Conte  das  Galveas ,  Ambafciatore  Ordinaria 

della  S.  R.  Maeftà  di  Don  Giovanni  V, 

Ré  di  Portogallo  alla  Santa  Sede . 


SE  d'«rdine  della  generale  Adunan- 
za *venijfe  pubblicata  la  preferita 
Operetta  non  <v  ha  dubbto  ,  che  ella  col  glo- 
riofo  Nome  del  Monarca  di  Portogallo 
dovrebbe  ufcire  alla  luce.  Ma  ejfendo  ella 
parto  y  e  penfiero  d'un  femplice  Paftort^ 

A  2  [offri* 


4 

[offrirete  Voi  Eccellentissimo  Signore, 
che  e  fa    al   pubblico  del   Voflro  JN  omt*> 
adornata .  Ella  per  riguardo   di  chi  leu 
produffe  non  farebbe  degna  ne  pur  di  tan- 
to ,  ed  io  ben  prudentemente  mi  farei  afte* 
nuto  da   un  fimile  ardire  ,  fé  dall'altra* 
parte  non  aveffi  faputo>  quanto  fa  gran- 
de la  Voftra  Benignità  3  quanto  abbiate 
cooperato  a  i  vantaggi  dell'  Adunanza  ,  e 
quanto  d'amore  per  ogni  fuo  ancorché  picr 
colo  intereffe  in  ogni  tempo ,  e  in  ogni  oc- 
cafone  nudriate.  Gradite   Voi  Eccellen- 
tissimo  Signore  l'offerta   di  quefto  piccolo 
dono  unita   a  quella  della  mia    più  offe- 
quiofa  fervi  tu ,  nel  che  fare  oferò   di  ri- 
petere le  parole  già  dette  da  £  (chino  nell' 
atto ,  che  imitando  gli  altri  fuoi  Condi- 
fc epoli  offerfe  a  Socrate  la  fua  medefima^ 
BnefejSb!  Per  fona ,  come  narra  Seneca ,  Nihil ,  Ca  J  dif 
ucap.s.     y^dignum  te  quod  dare  tibi  pofllm  inverno: 
&  hoc  uno.modo  panperem  me  effe  fentio.* 
Itaque  dono  cibi  quod  unum  habeo ,  me 
ipfum  .    Hoc  munus  rogo  qualecumquc 
eft,  boni  confulas,  cogitefque  alios,cum 
multum  tibi  darent,  plus  fibi  reliquifTe. 
Spero ,  che  per  la  vojira  gentilez>&a ,  non 

già 


5 

già  per  li  miei  meriti  incontrerò  quella^ 
forte,  che  incontro  E  [chino  col  fuo  inar* 
rivabil  Maefiro ,  e  facendole  profondi^ 
mo  inchino  re  fio . 

*  • 
Di  Vostra  Eccellenza. 


Umiliffimo  Divotiflìmo  Obligatiflimo  Servitore 

Vittorio  Qiovardi . 

Noi 


/ 


6 

NOi  infrafcrittl  fpe*ialmente  Deputati ,  avendo  ri- 
veduto a  tenore  delle  Leggi  d'Arcadia  un'Ope- 
ra del  Signor  Abate  Vettorio  Giovardi  detto  tra  gli 
Arcadi  ZetindoElaita  uno  de1  XII.  Colleghi,  intito- 
lata Notizia  del  nuovo  Teatro  degli  Arcadi  &c.  giudi- 
chiamo, che  l'Autore  pofla  nell'impreffione  di  effa  va- 
lerli del  nome  Paftorale ,  e  dell'Infegnà  del  noftro  Co- 
mune. 

Burindo  Olimpiaco  P.  A.  Deputato . 
Sihillo  Coritenfe  P.  A.  Deputato  . 
Aromindo  Euritidio  P.  A.  Deputato . 

Attefa  la  fuddetta  relazione,  in  vigore  della  fa- 
coltà communicata  alla  noftra  Adunanza  dal 
Reverendiffimo  P.  Maeftro  del  Sacro  Palaz- 
zo Apoftolico,  fi  concede  licenza  alfuddetto 
Zetindo  di  valerfi  neirimpreffione  della  men- 
tovata Opera  del  Nome,  e  dell'Infegnà  fud- 
detti .  Dato  in  Collegio  d'Arcadia  &c.  Al  vi . 
di Gamelione dante,  l'Anno  II.  dell'Olimp. 
DCXX  VI.  ab  A.  I.  Olimp.  X.  Anno  I. 

Alfefibeo  Cario  Cuftode  Gen.  d'Arcadia. 
Luogo  *J*  del  Sigillo  Cuft. 

Eulijlo  Macariano  Sottocuft. 


IM~ 


IMPRIMATUR, 
Si  videbitur  Reverendifs.  P.  Mag.  Sacri  Palat.  Apoft. 

N.  fiaccarla!  Ep,  Ttojatt.  Vicejg. 


IMPRIMATV^ 
Fr.  Gregorius  Seiieri  Ord.Prad*  S.  Pai.  Apoft.  Mag. 


RO 


/ 


9 

NOTIZIA 

DEL  NUOVO  TEATRO  DEGLI  ARCADI 

Aperto  in  Roma  Vanno  MDCCXXfl. 

ROma,  che  nell'ampio  circuito  dell' 
antiche  fue  mura  diftendendofì  fo- 
lo  dalla  parte  Orientale  del  Teve- 
re ,  non  altro ,  che  i  fette  fuoi  ce- 
lebratiffimi  Colli  racchiufe  ->  nel  fuo  riforgi  men- 
to eflendofi  ampliato  il  di  lei  giro  dalla  parte 
eziandio  Occidentale  dello  fteflb  Fiume,  due 
altri  Colli  comprende,  cioè  il  Vaticano,  e  il 
Gianicolo,  fé  pure  uà  medefimo  Colle  non_. 
voglian  dirfi  ,  effendo  l'uno  coll'altro  fenza_, 
alcuna  diftinzione  congiunti,  ed  or  l'uno  per 
l'altro  chiamava!!,  come  notò  nella  fuaZJow* 
il  Nardini  ,  e  Gafparo  Alveri.  La  parte  più 
eminente  di  quefto  Monte  è  quella  ,  che  col 
nome  di  Monte  Aureo ,  o  di  Colle  Gianico- 
lo vien  diftinta  ,  e  che  la  quartadecima  Re- 
gione della  Città  anticamente  fofle  ,  lo  narra 
P.  Vittore.  Illuftre  è  il  detto  Luogo  non  tan- 
to per  le  fagre  ,  quanto  per  le  profane  ,  così 
nuove,  come  antiche  memorie,  ed  è  riguar- 
devole per  la  delizia  del  fito,  per  la  fontuofità 
delle  Fabriche  ,  e  per  la  veduta  di  Roma_,, 
che  da  quello  Colle  più  che  da  ogni  altro  fi 

B  of- 


IO 

offre  quafi  intieramente  all'occhio  de  i  riguar- 
JetfJìZ  danti  >  come  Siringo  (b)  noftro  Arcade  adat- 
ti», i.pag.  tatamente  cantò  dicendo. 

S tilt  erto  Colie  ,  che  il  frondofo  Tergo 
Rivolge  al  Sol  che  in  Occidente  inchina  , 
v    E  tutta  fcorge  la  Città  Latina  (j*c. 

E  come  parlando  degli  Orti  di  Giulio 
fuo  Congiunto  in  quefto  Colle  ficuati  diffo 
(0  Eph  anticamente  Marciale.  (c) 
f/^/r.      "       tìinc  feptem  Dominos  videre  monte s , 
Et  totam  licet  aftimare  l{omam . 
.  Tralafciando  noi  tutti  gli  illuftri  fatti  , 
che  in  diverfi  tempi  accaddero  in  quefto  luo- 
go, ci  rinftringeremo  a  dire  ,  che  non  è  fr&_« 
l'ultime  delle  fue  glorie  l'effer  nata  l'anno  1690. 
in  quefto  Colle  la  Ragunanza  degli  Arcadi . 
Umili  furono  i  fuoi  principi  ,  ma  crebbe  così 
prefto  e  di  numero  ,  e  di  qualità  di  Paftori, 
che  divenne  uno  dei  principali  ornamenti  di 
Roma  anzi  d'Italia  ,   ed  eftendo  oramai  inv 
menfo  il  concorfo  degli  Uditori ,  fu  duopo  ab- 
bandonare languito  fito,  ove  a  principio  fo- 
levanfi  ragunare,  e  in  altre  Ville  d'uno  in  un' 
altro  Colle  fecondo  i  varj  accidenti  ,   e  le  va- 
rie fortune,  ora  fui  Celio,  ora  full'Efquilino, 
ora  fu!  Palatino  ,  ora  full'Aventino  ,  ora  aile 
Radici  del  Pincio,  ora  alle  Radici  del  mede- 
fimo  Gianicolo  convenne  a  imedefimi  per  qua- 
fi nove  Olimpiadi  andar  lungamente  vagan- 
do. 


1 1 

do  .  Ma  egli  era  prefitto  ,  che  ove  la  Ragir- 
nanza  degli  Arcadi  aveva  avuto  il  fuo  princi- 
pio, aveffe  il  fuo  (tabilimento .  La  munificen- 
za di  D,  Giovanni  V.  gloriofiffimo  Re  di  Por- 
togallo ne  diede  e  l'occafione,  ed   il  modo  . 
Era  egli  (tato  acclamato  in  Arcadia,  e  furro- 
gato  nella  pofleffione  delle  Ideali  Bofcherec- 
ce  Campagne  alla  f.  m.  del  gran  Pontefice  Cle- 
mente XI. 5  ed  egli  modo  dalla  grandezza  del 
fuo  animo  fece  alla  medefima  un  tal  donati- 
vo, che  potè  fervire  agli  Arcadi  per  provve- 
devi di  proprio ,  e  flabil  luogo  ,  e  fabricarvi 
in  eflb  il  Teatro  per  li  loro  letterarj  Congref- 
fi  .    Fu  fcelto  per  tanto  il  detto  Colle  Giani- 
colo,  ed  in  effo  quel  fito,  che  quafi  alle  Fal- 
de del  Monte  colla  Fronte  all'Oriente  figno- 
reggia  non  poca  parte  di  Roma  ,  e  gran  par- 
te della  vicina  Campagna  ,   e  non  pochi  de  i 
non  lontaniflimi  Monti.  Fu  commefla  la  cu- 
ra della  Fabbrica  ad  Elbafco  Arcade  già  da 
gran  tempo ,  e  tra  gli  Architetti  moderni  a_» 
niuno  certo  inferiore  ,  Uomo  di  pronto  fpiri- 
to ,  d'Idee  pellegrine  ,  e  qual  conveniafi  ad 
una  unione  di  ingegni  per  la  maggior  parto 
Poetici,  e  tutti  letterarj.  Corrifpofeali'efpet- 
tazione  il  difegno  della  nuova  Fabbrica,  pre- 
fentato  a  i  Deputati  della  medefima  non  me- 
no, che  al  Collegio,  ed  alla  Congregazione 
generale  degli  Arcadi.  Nel  Mefe  di  Ottobre 

B  2.  ian- 


12 

Tanno  1725.  fu  dato  principio  alla  medefima 
Fabbrica  ,  ed  il  giorno  quinto  del  detto  me- 
fé  5  che  era  l'ÀniverfariodeiT  Inftituzione  d' 
Arcadia  ,  fu  deftinato  per  il  getto  della  pri- 
ma Pietra  nei  fondamenti  del  nuovo  Teatro, 
la  qual  funzione  convenne  poi  trafportarfi  a' 
9.  dello  fteffo  mefe  a  riguardo  della  (tra vagan- 
te intemperie  della  Cagione.  Era  detta  prima 
Pietra  di  Marmo  della  qualità  ,  forma  ,  o 
grandezza,  che  daireruditiffimo  noitro Gene- 
ral Cuftode  Alfefibeo  in  tal  congiuntura  fu  de- 
ferita, come  altresì  furono  deferitte  le  meda- 
glie ,  che  dentro  a  detta  Pietra  furono  a  per- 
petua memoria  collocate,  e  fopra  di  effa_, 
Pietra  fi  vedevano  intagliate  le  parole  -  Deo 
Nato  --  alludendoli  con  effe  al  Natale  del  Re- 
dentore Fefta  Tutelare  d'Arcadia,  ed  a  cui 
non  pur  la  detta  Pietra  ,  ma  l'ifteffo  Teatro , 
ed  il  luogo  tutto  vien  dedicato  .  Indicibile  fu 
il  giubilo,  che  dagli  Arcadi  tutti  in  buon  nu- 
mero prefenti  fu  provato  nel  getto  detta  det- 
ta prima  pietra  fatto  di  fua  mano  dal  Cufto- 
de ,  ed  imitato  da  tutti  gli  altri  col  getto  d* 
altre  pietre  ne'  Fondamenti  in  mezzo  allefau- 
fte  acclamazioni ,  ed  alla  recita  di  non  pochi 
Componimenti,  che  in  tale  occafione  perim- 
pulfo  d'allegrezza  furono  così  in  piedi ,  e  alla 
rinfufa  con  nuovo  coftume  recitati  .  Ma  per- 
che il  racconto  di  quella  funzione  fin  d'allo- 
ra 


I? 

ra  fu  dato  alle  (lampe  ;  però  batterà  d'averlo 
accennato  >  né  qui  altro  ripeteremo  ,  che  il 
brevità  trio  Inno  5  che  detto  fu  da  Mireo  ia^ 
anellazione ,  che  la  fopraccennata  Pietra^ 
e  il  Teatro  fi  dedicava  in  quel  giorno  alSan- 
tillimo  Natale  del  nollro  Redentore . 

D  E  O    NATO 

Hymnus . 

OPuer  nafcens  humììì  fub  Antro , 
O  Puer  fummo  Genìtus  Tonante  ^ 
Quique  Paflorum  genus  innocentum 
Paftor  amafti , 
Si  tua  femper  fuimus  fub  umbra , 
Si  ubi  latìs  e  animus  quotannis 
Vocibus  ,  magni  [aera  cum  recununt 
Gaudia  Partus: 
O  favens  adfìs  ,  facilifque  Sylvam^ 
Qua  tìbi  crefeìt  Puer  hanc  tuere  : 
Arcadum  fuppfex  tìbi  dum  dkamus 
Turba  Tbeatrum^ 

Ed  alcuni  Componimenti  più  confacevoli  alT 
idea,  che  nello  fcrivere  quello  racconto  ci  fia- 
mo  propofti  infieme  con  un'altro  non  iftam- 
pato  y  il  quale  farà  il  primo }  Ed  è  di  Fila- 
cida >  che  fattofi  a  coniìderare  l'origine  r  l'in- 

gran- 


14 . 

grandimento ,  e  le  glorie  sì  dell'antica  vera  5  co- 
inè della  moderna  Ideale  Arcadia  conchiude 
effer  fatale  la  fua  grandezza  ,  mentre  doppo 
tanti  fecoli ,  illuitre  in  tanti  luoghi,  rinovata_i 
in  tante  maniere  ,  celebrata  da  tanti  Autori  y 
più  che  mai  bella  ,  e  gloriofa  riforge . 

SONETTO. 

SE  per  forme  degli  anni  indietro  io  riedo 
Confederando  tajpre  tue  vicende  , 
Arcadia  mia,  la  mente  non  comprende 
Come  or  tu  viva9  e  agl'occhi  miei  non  crtdo. 

Al  V alatino ,  e  a  T(oma  antica  io  chiedo  y 
Che  fu  le  tue  memorie  fi  dìftendey 
Dove  è  r Arcadia}  e  Ifyma  altro  non  rende 
Se  non  quello ,  che  imagìno^  e  che  vedo . 

Voi  mi  volgo  alSebetO)  al  Mincio  ,  e  all'onde 
Del  Tebro  >  che  ti  ornar  le  finte  chiome 
Di  foglie  umili)  e  alcun  non  mi  ri/ponde. 

Tur  al  fin  viva  or  forgi ,  e  non/o  comey 
Ma  certo  fo)  che  la  virtude  afconde 
Qualche  fua  gloria  nel  fatai  tuo  nome . 

Il  fecondo  ,  è  di  Lindreno  >  che  i  lietif- 
fimi  augurj  della  futura  felicità  dell'adunanza 
involve  nella  grandezza  del  Perfonaggio ,  che 
gli  pronunzia  ,  e  fenza  investigar  più  oltre  le 
parole ,  dalla  franchezza ,  con  cui  ella  fui  Gia- 
ni- 


>5 

nicolo  fi  ftabilifce  ripromette  la  di  lei  ficura^ 

grandezza . 

SONETTO. 

Accadi  io  veggio  nel  vicino  Bofco 
Tremar  la  fronda  ad  ogni  Tronco  intorno  , 
Et  aere  y  che 7  circonda ,  opaco ,  e  fofio 
/iprirfi  in  chiaro  ,  e  lumino fo  giorno . 

Se  il  defiderio  non  mi  rende  lofio , 

lo  veggo  il  'ÌSLume ,  che  vi  fa  foggiorno  y 
Veggo/o ,  e  al  vivo  fuoco  il  ricono/co  y 
OndEi  fen  va  terribilmente  adorno . 

Ecco ,  che  me^a  fuor  della  frondofa 
Cima  de  verdi  Lauri  appar  la  fronte 
Ter  la  [over  chi  a  luce  tenebrofa $ 

Ecco  parla  :  ma  chi  può  fargli  a  fronte  ? 
Ciò ,  ctiEi  dice ,  non  fo  j  fo ,  che  faftofa 
Ferma  Arcadia  fOvil  fu  quefto  Monte. 

Il  terzo  è  di  Mireo ,  il  quale  confideran- 
do  le  vicende  dei  Moderni  Arcadi,  e  defcrit- 
ti  in  genere  i  Luoghi  ,  ove  fono  andati  ra- 
minghi 7  addita  il  ritorno  ,  e  lo  ftabilimen- 
to  5  che  fui  Gianicolo  han  fatto  ,  e  poetica- 
mente defcrive  il  nuovo  Bofco  Parrafio  ad 
Appollo  Nume  de'  Poeti,  e  a  Pan  Nume 
de'  Paftori  confegrato  ,  e  fi  rivolca  a  Giano, 
come  Arbitro  dell'età  pallata,  e  della  futura, 

e  prò- 


i6 

e  prorompe  in  lieto  augurio  ,  che  l'Arcadia^ 
fui  di  lui  Colle  non  farà  foggetta  agli  oltrag- 
gi del  tempo. 

SONETTO. 

L'Arcade  Schiera^  che  tanti  anni)  e  tanti 
Andò  vagando  in  quella  parte  ^  e  in  quefia  , 
Empiendo  ognor  dt armonio  fi  Canti 
Or  la  Valle ,  ora  il  Monte ,  or  la  Forefta  , 

Sull'Aureo  Colle ,  ove  gran  tempo  avanti 
Vreffo  al  Tetro  rinacque ,  alfin  s'arrefta  : 
E  qui  riprefi  i  bojcherecci  ammanti 
J tabil ricovro  a  fuoi  Va  fiori  apprefta. 

Ecco  la  Selva  a  Febo  ,  e  a  Van  gradita  } 
Ecco  i  Lauri ,  ecco  i  Mirti  3  ■  ed  ecco  il  Fonte  , 
Che  i  Voetici  ingegni  a  bere  invita  . 

O  dell'Età  Signor  gran  Dio  Bifronte  > 
Avrà  Jul  tuo  bel  Colle ,  ?  »<m»<? ,  e  vita 
JJ  Arcade  Schiera  d'ogni  et  ade  a  fronte. 

Si  profeguì  in  tanto  la  Fabbrica,  e  ben- 
ché non  del  tutto  ridotta  al  fuo  termine  ,  pu- 
re per  non  più  ritardare  quegli  atteftati  di  giu- 
bilo, e  di  gratitudine,  che  la  Ragunanza do- 
veva al  fuo  Regio  Benefattore  fu  deftinato, 
che  a  i  nove  dello  fcorfo  mele  di  Settembre  fi 
apriffe  il  nuovo  Teatro,  e  fi defle principio  alle 
Funzioni  Accademiche,  conforme  fu  fatto,  ce- 
le- 


l7 

lebrandovifi  i  Giuochi  Olimpici  diretti  alle  Iodi 

deirinvittiflimoÀRETE,  ficcome  puofTì vedere 
nella  edizione  già  publicata  dei  medefimi .  Non 
potè  intanto  il  predetto  Filacida  trattenerfi  dall' 
applaudire  col  feguente  Sonetto  alla  vaga  brut- 
tura dell'Opera  ,  celebrando  il  di  lei  lodevo- 
liifimo  Autore. 

SONETTO. 

CHe  Mole  è  quefla?  E  d'onde  fu  Te/empio 
Di  così  altera ,  e  nobil  Treggia  prejò? 

Non  già  5  non  già  da  quel  5  che  il  furor  empio 

LoJ ciò  degli  anni  in  fui  Tarpeo  dijiefo. 
Certo  Tu  Jei  delia  virtude  al  Tempio 

Ter  trarre  a  noi  l'immagin  grande  aj cefo  ; 

L'Opra  mei  dice  5  in  cui  mifa^io  5  ed  empio 

Lo /guardo  )  e  il  Cor  da  maraviglia  acce/o  j 
Gran  C'anevari^  o  pur  da  T^egia  mente 

L'Idea  dell'edificio  in  Te  trasfufa 

ISLegli  amp)  doni  ti  fi  feoprefente? 
Uom  /aggio  alfin  di  faggio  don  ben'ufa . 

Poveri  noi ,  che  all'alto  T{e  polente 

Toco  render  potrà  la  noftra  Mufa  ! 

Sarebbe  qui  luogo  di  defcrivere  a  parte  a, 
parte  5  quale  al  prefente  fi  trova ,  e  il  delizio- 
fo  Bofco  Parrafio  ,  e  il  magnifico  Teatro  del- 
le Adunanze  degli  Arcadi  .  Ma  perche  come 

C  di 


i8 

di  fopra  fi  é  detto,  sì  l'uno»  che  l'altro  non 
fono  per  anco  ridotti  al  fuo  termine  ,  io  ho 
flimato  di  far  cofa  grata  non  tanto  a  miei  gen- 
tiliflimi  Compaftori ,  quanto  a  chiunque  leg- 
ga queito  racconto  col  procurare  dal  cortefif- 
mo  Elbafco  il  difegno  del  fuddetto  Bofco  ,  e 
Teatro,  efeguito  per  mano  del  valorofo  Lindre- 
no;  e  fattolo  diligentemente  incidere  in  Ra- 
me fottoporlo  alla  vi(ta  comune  ,  e  andarne 
defcrivendo  quanto  per  me  fi  può  le  fue  par* 
ticolarità. 

Si  vede  a  principio  un  Maeftofo  Porto- 
ne, a  cui  fi  afcende  per  una  gradinata  ottan- 
golare di  rilevati,  e  ben  difpotti  Cordoni .  So- 
pra i  Pilaftri  del  quale  rendono  un  vago  ador- 
namento ,  quattro  Statue,  due  attenenti  allo 
flato  degli  Arcadi,  e  due  a  quello  de'  Lettera- 
ti, mirandoli  da  una  parte  Pan,,  e  Siringa, 
dall'altra  Pallade,  e  Mercurio,  ed  accanto  al 
detto  Portone  occupano  da  ambi  i  lati  tutta_j 
la  larghezza  della  facciata,,  due  vaghi  Edifizj, 
che  al  di  dentro  devono  avere  i  loro  ingreffi , 
ed  apprettare  un  commodo  ricetto  alla  gente 
adunata  in  cafo  di  pioggia.  Appena  entrati, 
adeftra,e  a  finiltra  fi  fcorgonoi  nafcenti  Lau- 
ri, Alberi  neceffarj  a  formare  il  celebre,  e  già 
ideale  Bofco  Parrafio;  accanto  a  quefti  fi  par- 
tono due  valle  gradinate  diftinte  parimente  a 
cordoni  ,  ed  ornate  invece  di  fponda  d'unzu» 

va- 


.x9 

vaga  fpallìeradel  medefimofempre  verdeggian- 
te lauro.  Nella  centina  che  fanno  le  dette  gra- 
dinate fi  apre  un  vado  ripiano,  dove  due  fon- 
ti, che  fcatunfcono  dalle  Urne  der  Tevere, 
e  dell'Arno,  (imboli  della  Latina,  e  Tofcana 
Poefia,  che  fi  profetano  iti  Arcadia,  vanno  a 
confondere  le  loro  acque .  Sopra  di  effe  nel 
prof  petto,  che  riguarda  il  Portone  fi  alza  una 
magnifica  Lapida  dì  Marmo  bianco  Carrarefe 
di  bafi,  Pilallri,  Cornice,  e  Mafchera  vaga- 
mente adorna,  e  tutta  centinata  ,  fovra  la_, 
quale  pofa  il  Giovine  Apollo,  che  fcolpito 
ancor  elio  in  bianco  marmo  foftiene  con  una 
mano  una  Corona  di  Alloro  ,  e  coll'altra  in- 
dica Tlfcrizzione  ,  che  a  perpetua  memoria... 
contefla  ivi  nella  fottopofta  già  defcritta  La- 
pida la  Munificenza  del  Benefattore,  e  la_* 
gratitudine  dei  Beneficati  nella  feguence  ma- 
niera. 


C  2  Giun- 


^afcanz  Sculp 


Giunti  al  fecondo  ripiano,  dove  più, che 
altrove  fi  coftituifce  il  detto  Bjfco  Parrafio, 
voltando  la  fronte  verfo  il  Portone  fi  comin- 
cia a  godere  della  veduta  di  Roma  ,  e  infen- 
fibilmente  falendofi  fi  rimirano  a  delira  ,  e  a 
finiirra  ripartiti  in  quattro  quadrati  i  folti  Lau- 
ri ,  che  dividendoli ,  formano  di  qua  ,  e  di  là 
due  brevi,  ma  fpaziofi  viali ,  al  fine  dei  quali 
con  vaga ,  e  propria  fimmetrla  vengono  col- 
locate le  Lapidi  di  Memoria  de'  noltri  defun- 
ti Pallori,  che  in  numero  fin'ora  di  quaranta- 
due fono  fiate  dalla  noftra  Adunanza  inalza- 
te, e  fono  le  feguenti, 

C.  V.  c. 
ALCESTO.CYLLENEO.P.A.  DF.  PHI- 
LOSOPHO.  AGERUS.  NONACR1DES. 
P.A.V.CUST.COLONIAE  SEBET1AE. 
CLARISS.  VRO.  F.GOLYMP.DCXXI. 
AN.  II.  AB.  A  I.  OLYMP.  V.  AN.  I. 

C.  V.  G 

«  ALCIDAMO.  ARIDIO. 

T.  A.  ACGLAM. 

THEOLOGC).  DOCTR1NA.  ET. 

PIETATE.  INSIGNI. 

OLYNTHUS.  ARSENIUS.  P.  A 

CLARISS.  VIRO.  P.  OLYMP.  DCXXIIL 

AN.LAB.A.I.OLYMP.VIAN.III.GL.A. 

G  V.G 


11 

G  V.  G 

0  ALNANO.  MELLEO.  ARCADI. 

ACCL. 

PASTORUM  MAXIMO 

COETUS.    ARCADUM.  P. 

OL.DCXXV.AN.I.  AB.Al.OL.  Vili. 

AN.  II I. 

CUM.  LUDI.  AGERENTUR. 

G  V.  G 

©   ALTERIO  ECETO  P.  A. 

MATHEMATICA  ET.  POETAE 

OTTENUS  PARRASIANUS   P.  A. 

XII.  VR.  COLL.  ARG  SOC.  LD.  P. 

OL.  DCXXV.  AN.  III.  AB.  A.  I.  OL. 

IX.AN.II. 

G  V.  G 

W &t* fi,    ANICIO.  TRAUSTIO.  P.  A.  DF.  (*) 
ÌSi'T  tt      PHILOSOPHO.  ET.  POETAE.  AL- 
-"*•.  *'*"    PHESIBOEUS.  CARYUS.  ARCAD. 
Tma/>r  CUST.  AMICO.  CARISS. POS. OLYMP. 
DCX1X.  AN.  I.  AB.  A.I.  OLYMP.  II. 
AN.  III.  CUM.  LUDI.  AGERENTUR. 


GV.C 


2* 

C.  V.  e. 

«ARASTI.CERAUNlO.P.  A.POETAE. 

COLONIA.   RUBICONI  A 

DEDUCTORI 

ET.  VICECUSTODI.  BM.POS. 

OLYMP.  DCXXXIII.  AN.LAB.  A.  I. 

OLYMP. 

VI.  AN.III.CUM.LUDI.AGERENTUR, 

C.  V.  G 
©  ARETALGO.  ARGIREO.  ARC- 

ACCL. 

PASTORUM  MAXIMO 

COETUS.  ARCADUM.  P. 

OLYMP.  DCXXV.  ANNO.  III. 

AB.  A.  I.  OLYMP.  IX.  AN.  II. 

C.  V.  G 

ARETIO.  G ATEATICO.  P.  A  DF.  POE- 

TAE.  MYRTAEUS.  TENEATES.  P.  A. 

XTÌ.  VR.  COLL  ARC.  SOG  B.  M.  F.  C. 

OLYMP.  DCXXI.  AN.  II.  AB.  A. 

I.  OLYMP.  V.  AN.  I. 

G  V.  G 

ÀRGEO.  CHORAGONASIO 

PASTORI 

ARCADI  DF.  PHILOGO.  EMIUS 

CHORAGONASIUS  PASTOR 

AR- 


24 

ARCAS 

PRAECEPTORI.   ET.  DECESSÓRI. 

B.M.P.  OLYM  PI  AD.DCXXI.A  N.III.  AB. 

A.  I.  OLYMP.  V.  AN.  II. 

C.  V.  C 

9  BIBLIOPH1LO  ATTAEO  P.  A. 

MULTIPLICI DOCTRINA  ERUDITO 

AROMINDUS  EURITIDIUS  P.  A. 

SOCIO  L  D.  P.  OLYMP.DCXXV.  AN.IIL 

AB  A.  I.  OLYMP.  IX.  AN.  IL 

C.  V.  C. 

•  CANDIDOPETROSACrOP.A.ACCL. 

JURISPR  UDENTI  A.  ET.  PIETATE. 

CLARO. 

EDR  ASTUS.  CAPHIUS.  P.  A.  ACCL. 

SOC.  LD.  F.  C.  OLYMP.  DCXXIII  AN.  I. 

AB.  A.  I.  OLYMP.  VI.  AN.  IV. 

C.  V.  c. 
eCORYLEO  NASSIO.  P.  A.  ORATORI 

CLOANTUS.  EPiTIUS.  P.  A.  xTi.  VR. 

COLL.ARCADUM.SOC.B.M.P.OLYMP. 

DGXXII.  AN.  I.  AB.  A.  I.  OLYMP.  V. 

AN.  III.  C.  L.  A. 

CV.C. 


*5 
C.  V.  e. 

®  DIOTIMO.  OEJO.  P.  A.  OMN1GENAE. 

ERUD1TIONIS  CONSULTO 

ELBASCUS.  AGROTERICUS.  P.  A. 

SOCIO.  OP.  M.  F.  C.  OLYMP. 

DCXXV.  AN.  IV.  A,  I.  OL.  IX.  AN.  IL 

C,  V.  & 

e  EGERIO.  DASEO.  P.  A.  JURISCON- 

SULTO.  LEONTES.  PRINEUS.  P.  A. 

V  CUST.  COL.  AUGUSTAE  CLARISS. 

VRO.  P.  OLYMP.  DCXXII.  AN.  I.  AB.  A.  I. 

OLYMP.  V.  AN.  111.  C.  L.  A. 

C.  V.  e. 

e  ELC1NO.  CHAL1DIO.  PASTORI.  AR- 
CADI  DF.  JURISCONSULTO.  THYR- 
S1S.  LEUCASIUS.  PASTOR.  ARCAS. 
CLARISS.  VRO.  ET  SOC.  LD.  P.  OLYMP. 
DCXXI.  AN.  IV.  AB.  A.  I.  OLYMP.  V.  AN.  IL 

C.  V.  C. 

EUCRATI.  AGORETICO.  P.  A.  ACCL. 
DF.  THEOLOGO.  OMNIGENAE.  ERUDI- 

TIONIS.  CONSULTO.  ORILTUS.  BE- 

RENTEATICUS.    P.  A.  VCUST.  COLONI 

AE.  VERONEN.  CL.  VRO.  P.  OLYMP. 

DCXXI.  AN.  IL  AB.  A.  I.    OLYMP.  V.  AN.  I. 


D  C.V.C. 


26 

C.  V.  C. 

EUGANIO.  LYBADI.  P.  A.  DF.  ORATORI. 

ET.    POETAE.  URANIUS.  TEGEAEUS. 

ET.   SIRALGUS.  NYMPHASIUS.  PP.  A. 

A.  xIT.  VR.  COLL.  ARGAD.  AMICO. 

CARISS.  POSS.  OLYMP.  DCXXI.  AN. 

I.  AB.  A.  I.  OLYMP.  IV.  AN.  III.  C.  L.  A. 

C.  V.  c. 

EUPHISIO.  CLITOREO.  P.  A.  DF.  Ptft- 

LOSOPHO.  COLONIA.  PH1SIOCRI- 

TICA.  ARCAD.  DEDUCTORI ,  ET  VI- 

CECUSTODI  B.  M.  POS.  OLYMP.  DCXXI. 

AN.  IL  AB.  A.  I.  OLYMP.  V.    AN.  I. 

C.  V.  C. 

e  EUTHEMIO.  CHALIDIO.  P.  A.  ACCL. 

JURISCONSULTO.  THALES,  ELA- 

THEUS  P.  A.'  CL.  VIRO.  ET  SOC.  BM.  POS. 

OLYMPIAD.  DCXXIII.   AN.  I.  AB.  À.  I. 

OLYMP.  VI.  AN.  111.    LUDIS.  ACT1S. 

C.  V.  e. 

©  PHILEMONI.  CLARIO.   P.  A.  PHILO- 

LOGO.  ORLANDER  PENTELIUS.  P.  A. 

B.  M.  POS.  OLYMP.  DCXXI.  AN.  IV.  AB. 

A.  I.  OLYMP.  V.   AN.  III. 

C.  V.  C. 

e  HERILO.  CLEONAEO.    P.  A.  POETAE. 

AGLAURA.  CYDONIA.  N.  A.  CL.  VRO.  P. 

OLYMPIADE.  DCXXIII.  ANNO  I. 

AB.  A.  I.    OLYMPIADE.  VI.    ANNO  III.   L.  A. 

GV.G 


*7 
C.  V.  C. 

HERONI  GAEONIO  P.  A.  DF. 

MATHEMATICO.  ARNAURUS. 

EPIRJ  US.  P.  A.  xiì.  VRO.  COLL 
ARC.  S.  LD.  F.  C.  OLYMP.  DCXXI.  AN. 
I.  AB.  A.L  OLIMP.IV.  AN.  III.  C,  LA. 

c.  v.  c. 

9  HERSILIO  MAGARIANO  P.  A. 

PHILOSOPHO.  LAPIDEM.  DECRET. 

OL.DCXXIV.A.IV.AB.A.I.OL.VIII.AN.II. 

EULOGUS.  IPSUNTEUS.  P.  A.  BM.  P. 

OL.DCXXV.AN.III.  AB.A.I.  OL.IX.  AN.II. 

C.  V.  C 
JASITHEO.  NAPH1LIO.  P.  A.  DF.  REI 

ANTIQUAR1AE.  CONSULTO 
METAUREUS.GERUNTINUS.  P.A.  S. 
LD.ET  AFF.  B.M.POS.OLYMP.DCXXI. 
AN.I.  AB.  A.I.  OLYMP.I  V.  AN.III.  C.  L.A. 

C.  V.  C. 

©  IDMONI.  OEJO.  P.  A. 

OMNI.  DOGTRINA.  ERUDITO. 

SYLVAGGIUS.  APHRODISIUS.  P.  A. 

B.  M.  P.  OLYMP.  DCXXI.  AN.  III. 

AB.  A.  I.  OLYMP.  V.  AN.  IL 

D  2  GV.G 


28 

C  V.  C 
«»  IDALGO.ERASINIO.P.A.xmi.VRO. 

INSTITUTORUM  ARCADIAE 

DE  RELIGIONE  APUDSYNAS.OP.M. 

COETUS  ARCADUM.  P. 

OLYMP.  DCXXII.  ANNO  III. 

AB.  A.  I.  OLYMP.  VI.  AN.  II. 

C.  V.  C. 
©  IMANTI.  TEGEATICO.  PA.HISTO- 
RICO.  RERUMCL  POETICAR. 
PERITO. 
LIPAR  IUS.TRITIANUS.  P.A.CL.VRO. 
ET.  AMICO.  BM.  P.  OLYMP.  DCXXIIL 
ARI.  AB.  A.I.  OLYMP.  VI.  AN.III.  C.L.  A. 

C.  V.  C 
ISMENIO.LANGIANOP.A.DF.DE.RE 

LITERARIA.  OP.  M.  ELCINUS. 

CHALIDIUS.PA.xTI.  VR.COLL.ARC. 

S.  L.  D.  F.  C.  OLYMP.  DCXIX.  AN.  II. 

AB.  A.  I.  OLYMP.  III.  AN.  I. 

m 

C.  V.  e. 

LACONI.  CROMITIO.  P.  A.  DF. 

POETAE.  LOGISTUS  NEMEAEUS. 

P.A.  AMICO.B.M. F.C. OLYMP.  DCXXI. 

A  N.I.  AB.  A.  I.  OLYMPJ  V.  AN.III.  CL.  A. 

C.V.C 


»9 

C  V.  c. 

LARISCO.  JASAEO.  P.  A.  DF.  JURIS 
CONSULTO. PH1LERMUS.  DRYODI- 
US.  P.  A.  FR ATRI  AM ATISS. B.  M.  POS. 
N  OLYMP.  DCXIX.  AN.  II.  AB.  A.  I. 
OLYMP.  III.  AN.  I. 

C.  V.  C. 

0LAURINDO.ACIDONIO.P.A.DE.RE. 

POETICA.  OP.M.  GERESTUS.CRETE- 

US.  P.  A.  SOC,  ET  AMICO.  B.  M.  P. 

OLYMP. 

DCXXII.AN.I.AB.A.I.OLYMP.V.AN.III. 

C.  V.  C. 
®  LICORO.  LANGIANO  P.  A. 

PHILOSOPHO 

POLIDORUS  ANCHISIUS.  P.  A. 

XÌÌ.  VR.  COLL.  ARC.  CL.  VRO.  P. 

OL. DCXX V. AN.IV.  AB. AI. OL.X. AN.II. 

C.  V.  e 

e  LINDORO. ELATEÓ. P.A.  POETAE. 

MULTIPLICI.  DOCTRINA. 

ERUDITO. 

MYREUS.  ROPHEATICUS.  P.A. 

Xìì.  VR.  COLL.  ARC.  CL  VRO.  P. 

OLYMPIAD.  DCXX1II.  ANNO.  I. 

AB.  A.  I.  OLYMP.  VI.  AN.  II. 

CV.C 


3o 

C.  V.  C. 

«MOERI.  PHOLOETICO.  P.  A.  PHILO- 

LOGO.  ALT1SCUS.ROPHEATICUS 

AMICO.  B.  M.  P.  OLYMP.  DCXXI.  AN. 

IV.  AB.  A.  I.  OLYMP.  V.  AN.  III. 

C.  V.  G 

NICIO.  MENELADIO.  P.  A.  DF. 
POETAE.  ATESTES.  MIRSINIUS. 

P.  A.  S.  LD.  F.  C.  OLYMP.  DCXX. 
AN.  IV.  AB.  A.  I.  OLYMP.  IV.  AN.  III. 

C.  V.  C. 

OPHELTI.  NEDAEO.  P.  A.  DF.  PHILOS- 

OPHO.  ET.  POETAE.  ARPAL1US. 

ABEATICUS  P.  A.  PROCUST. 

ARCADUM.  AGRI.  FLORENTINI. 

AM.  CARISS.  F.  C.  OLYMP.  DCXXI.  AN. 

I.  AB.  A.  I.  OLYMP.  IV.  AN.  III.  C  L.  A. 

C  V.  C. 

POLYBO.  AEMONIO.  P.A.  DF.  POFTAE. 

NYTILUS.  GERESTEUS.  P.  A.  CL  VRO. 

ET.  S.  LD.  F.  C.  OLYMP.  DCXXI.  AN.  III. 

AB.  A.  I.  OLYMP.  V.  AN.  II. 


C.V.C. 


C.  V.  C. 
SALICIO.  BOREO.  P.  A.  DF.  THEOLO- 

GO.  MULTIPLlCI.  DOCTRINA.  IN 

STRUCTO.  HERILUS.  CLEONAEUS. 

P.A.  Xff.  VR.  COLL.  ARCAD.  SOG.  B.M.  P. 

OLYMP.DGXXI.  AN.IV.  AB.A.I.OLYMP. 

V.  AN.  III. 

C.  V.  C. 

®  SERRANO.CONDILEO.  P.A.  MATfrE- 

MATICO.  EURINDUS.  OLYMPIAGUS. 

P.  A.  XTI.  VR.  COLL.  ARG.  CL.  VRO. 

ET.  SOC 

B.  M.  P.  OLYMPIAD.  DCXXIII.  A.  I. 

AB.  A.  I.  OLYMP.  VI.  AN.  III. 

C.  V^  C 

THERONI.  PHILACIO.  P.  A.  DF. 
PHtLOSOPHO.  ALARCUS.ERYMNI. 

DIUS.  P.A.  VIGECUST.  COLON. 
MINORIS.  RHENI.  S.B.  M.  POS.OLYMP. 
DCXX.AN.IV  AB.A.L  OLYMP.IVAN.III. 


C.V.G 


3* 

G  V.  G 

«  THYRSIDI.  LEUGASIO  P.  A. 

XUil.  VRO.  INST1TUT.  ARCADIAE 

ORATORI.  ET  POETA  E 

OTTENUS  PARRASIANUS  P.  A. 

XU.VR.COLL.ARCAD.  AMICO  B.M.P. 

OLJDCXXV.AN.IV.AB.A.I.OL.IX.ANII. 

G  V.  C 
e  URANIO.  TEGEAEO  P.  A.  xml. 
VRO. INSTITUTORUM.  ARCADIAE 

1TALICAEQUE.  POESEOS 
ROMAE.  RESTITORUM.  PRINCIPI 

COETUS.  ARCADUM.P. 
OL.DCXXIV.  AN.III.  AB  A.1.  OL.  VIII. 

A.  IL 


Nel 


2? 

Nel  terminare  del  detto  ripiano  fi  vedo 

un'ampia  Grotta  comporta  di  fmifuraci  Tu- 
fi 5  che  colle  acque  grondanti  fra  i  fafli  ,  c_, 
fra  l'erbe  rende  un'orrido  infieme  ,  e  deliziofo 
oggetto,  e  dentro  a  quefta  fi  vede  giacere,  e 
diffonder  Tacque  dalla  fua  Urna  effigiato  in 
nobile  Statua  il  celebratiflìmo  Alfeo  Sim- 
bolo della  Greca  Poefia  ,  e  creduto  principio 
delle  altre  maniere  di  poetare  .  Di  qua ,  e  di 
là  dalla  Grotta  fi  alzano  due  altre  gradinate  a 
cordoni  di  centina  in  tutto  diverfa  ,  e  contra- 
ria alle  prime,  che  nella  fommità  fi  unifcono, 
e  formano  una  capace  Platea,  d'onde  appog- 
giandofi  ad  una  maeftofa  Ringhiera ,  che  s  al- 
za in  giro  fopra  l'accennata  Grotta,  fi  vedo 
perfettamente  la  maggior  parte  di  Roma  ,  o 
gran  parte  della  vicina  Campagna  ,  come  di 
fopra  fi  è  dimoftrato.  La  fuddetta  Platea  ferve 
per  dare  un  comodo  trattenimento  prima  di 
palTare  nel  contiguo  Teatro  ,  ed  è  un  neceffa- 
rio  sfogo  in  cafo  di  troppa  moltitudine  di  po- 
polo ,  potendoli  ancor  da  efl'a  afcoltare  le  voci 
de'  Recitanti,  come  nell'ultima  numerofiffima 
Adunanza  vedemmo  accadere. 

E'  il  Teatro  comporto  di  forma Ovata^,, 
ed  ha  i  fedili  in  nuova  foggia  cottrutti,  poiché 
vedendoli  da  Elbafco  ,  che  per  inalzare  cin- 
que ordini  di  fedili,  come  dai  Deputati  era_, 
{tato  rifoluto  ,  farebbe  venuto  a  reltare  il  pia- 

E  no 


34 

no  del  detto  Teatro  troppo  occupato ,  ed  su, 

maniera  di  Pozzo  j  ferbando  egli  il  numero 
delle  dette  gradinate  trovò  la  maniera  di  non 
alzare  foverchiamente  i  gradini  ,  e  far  godere 
liberarnence  dell'aria  anco  a  quelli  ,  che  nel 
fuddetto  piano  di  odorifere  erbe  ripieno,  e_, 
coltivato  fi  fodero  polli  (come  fpeflb  (accede) 
Paltoralmente  a  federe .  Sono  dunque  i  detti 
gradini  talmente  collocati  ,  che  ci  rapprefen- 
tano  la  vera  forma  d'un  piccolo  sì  ,  ma  deli- 
ziofo  Anfiteatro. 

Si  entra  nel  Teatro  per  due  aperture, che 
hannafingreffo  dalla  fopraccennata  Platea,  e 
racchiudono  in  mezzo  il  fedite  per  li  Partorì , 
che  fono  deitinati  a  recitare  le  Orazioni,  e  le 
Egloghe,  fedendo  gli  altri,  come  è  cottume 
degli  Arcadi  fparfi,  e  alla  rinfufa  fra  gl'udito- 
ri .  Incontro  a  quefto  reità  elevato  Covra  su, 
quattro  gradini  un'ampio,  e  ben  dirtinto  Tedile 
adorno  di  una  foda,e  vagalpalliera,deftinato  per 
gli  Eminentiftìmi  Cardinali .  Accanto  ad  effo 
due  altre  aperture  fi  fcorgono  ,  che  guidano 
alla  magnifica  Porta  del  fontuofo  edilizio  , 
che  rertando  dietro  al  Teatro  viene  a  formare 
un  co  ne  termine  di  tutto  il  luogo  ,  e  dà 
compimento  alla  nobil  veduta  ,  che  dalla  va- 
fliffima  Piazza  avanti  il  Portone  fi  ammira^ 
da  chiunque   pafla    alle   radici  del   Monte_, 

Aureo. 

E' 


35 

E'  quefto  Edifizio  di  ordine  Compofito 
diftinto  a  Pilaftri  con  tre  nobili  ringhiera, 
una  fopra  la  porta  ,  le  altre  due  (opra  le  (mi- 
furate  Lapidi  di  bianco  marmo,  delle  Leggi 
degli  Arcadi,  che  di  qua,  e  di  là  dalla  porta 
fi  leggono  incife  nella  guiia  feguente. 

Leges  Arcadum. 

i. 


p 


Enes.  Commune.  Summa  .Toteftas.  Efto.  Ad. 
Idem*  Cuilìbet.  provocare.  Jus.  efto. 

IL 


C ufi os.  7{ebus.  gerundi s.  £j\  procurandis.  fin- 
gulis.  Olytnpìad.  a.  Communì.  Creator,  minujque. 
Idoneus.  removetor. 

ni. 

Cuftodì.  Vicarius.  ($  Collega.  Duodecim. 
ad funt  o.  eorum.  fingali  s.  annìs.  Cuftos.  Con  fu  ho. 
univerfo.  Ccetu.  novos.  Jèx.  in.  orhem.  tligjto.  fex.  ve- 
terum.  retineto.  Adminiftros.  [ibi.  duos.  adfumito. 
prceter.  hac.  alia  munera.  public  a.  ne.  [unto,  patro* 
nus.  millus.  efto. 

E  2  IV. 


36 

IV. 

S uff r agra,  fecreta.  [unto,  eaque.  in.  Cuftode. 
creando,  aut.  removendo,  trifariam.  dividantor.  Ju* 
ftufque.  numerus.  duce,  parte s.  (unto.  Caeteris.  in. 
rebus,  bifariam.  difpertiuntor.  Quique.  partem.  dim 
midiam.exfuperat.  numerus.  juftus.  e  fio.  (ì.paria.fuant. 
iterantor.  deinceps.ref.  forti,  committitor. 

v. 

Qutcquid.  per.  Collegium.  de,  rebus.  Commw 
ìùbus.  aBum.  geftymve.  fuat.  quo  perpetuo  ratum. 
fiet.  per.  Cuftodem.  ad.  Commune.  refertor. 

VI. 

Ccetus.  univerfus.  relationibus.  audiundis.  aBif- 
atte  cognofcundis.  Hyeme.  faìtem.  bis.  in.  sEdibus. 
Car minibus,  autem.  aut.  Orationibus.  pronunciai 
dis.  prafenùum.  quidem.  paftorum.  per.  annum.  [e- 
xies.  abfentium.  fé  mei.  verni  s.  (y.  aftivis.  ferii  s.  in. 
nemus.  Varrhajìum.  per.  Cuftodem.  fub.  dio.  con- 
vocator. 

VII. 

Mala.  Carmina,  (y.  famofa.  obfcoena.  fuper- 
ftitiofa.  impiave.  f cripta,  ne.  pronunciane . 


S7 
VII! 

In  Costu.  £y.  rebus.  Arcadich.  paflorìtius . 
tnos.  perpetuo,  in.  Carminibus.  autem.  (J*.  Oratio* 
nibus.  quantum,  res.  fert.  adhibetor. 

IX. 

Arcadico,  nomine,  typis.  injujfu.  publico.  ne* 
quid,  editor. 

X. 

Quot.  pradiorum.  Arcadicorum.  titulì.  totidem 
V  a  flore  s.  Vafìorumque.  nomina,  [unto,  inque .  mor* 
tui.  aut.  expuncli,  locum,  alius.  fufficitor. 

Sanctio . 

SI.  quis.  adverfus.  h.  1.  facit.  faxit.  fecerit.  qui* 
que.  facit.  faxit.  feceritve.  quominuf.  quis.  fé' 
cundum.  h.  I.  faceret.  fecijfetve.  faclurufve.  fiet.  con- 
fejìim.  exarcas.  eflo.  ejufque.  nomen.  coram.  Colle* 
gio.  per.  Cujtodem.  inducitor. 

Si.  quid.  in.  bis.  /egibus,  obfcurum.  perple* 
xumve.  fiet.Jive.  comprehenfum.  non.  fiet.  communi. 
Arcadum.  confuìtis.  peritioribus.  inter.  Vajìores.  mo- 
re.  majorum.  inter pr  et  andu  fuppìendique .  jus.  eflo. 
Quodque.  decretum.  judicatumve.  fiet.  penes.  Cufto- 

dem. 


38 

dem.  adfervator.  in.  Legum, tabulas.  ne.  redighor. 
nulli,  novas.  leges.ferre.  fas.  e  [lo. 

Alpbefibceus  Caryus  Cuflos  Caetum  Univer- 
fum  ita  rogava  .  Velitis  jubeatis  Arcade*  ut  qua 
in  bis  Legibus  ad  noftri  Communis  regimen  com- 
prebenfa  ,  perfiriptaque  funt  autboritate  juffuque 
communi  jufla  rata  firma  perpetuò  ftent .  Jifdemque 
T  a  fior  e  s  pofibac  omnes  perpetuò  teneantur .  Ut  qui* 
cumque  Arcadie um  deinceps  nomen  adfumferit  ob* 
ftriBus  H.  L.  ve  luti  Sacramento  fiet . 
Coetus  Univerfus  feivit. 

Ofympiad.  DCXVlll  An.  Ili  ab  A.  1 0- 
lympiad.  IL  Anno  Ih  die  perpetuo  lata  . 

Sopra  la  porta  fi  vedono  parimente  su» 
gran  caratteri  in  bianco  marmo  fcolpite  le  parole 
DEO  NATO  SACRUM,  e  nelle  fommità 
del  detto  edifizio  fi  vede  in  grande  Statua  effi- 
giato il  Cavallo  Pegafo,  che  tra  il  verde  di  varie 
piante  dando  in  atto  di  volare  fa  fcaturire  ac- 
que colla  zampa 5  che  tiene  elevata, e  figura  in 
un  certo  modo  il  rinomato  ,  ed  a  i  Poeti  carif- 
fimo  Monte  Parnaffo.  La  porta  del  fuddetto 
edifizio  conduce  in  un'ampia  danza  in  formai 
di  Paralellogramo  deftinata  a  trattenere  i  gran 
Perfonaggi ,  che  all'Adunanza  intervengono , 
e  dalla  quale  per  due  grand'Archi  fi  pafla  in 
un  piccolo  Cortiletto ,  che  adorno  di  Fonta- 
ne, e  di  Lauri  dà  il  termine  a  tutto  il  Bofco 

Par- 


39 

Parrafio  ,  e  per  una  piccola  porticella  In  un-, 

ripiano  alla  metà  del  Monte  fituato  appretta»* 
l'etico,  e  l'ingreffò  a  chi  volefle  per  quella  ban- 
da paflare  .  Quindi  e  ,  che  per  un'altro  Arco 
al  fopradetto  conforme  in  un'altra  meno  capa- 
ce riquadrata  ftanza  ,  dalla  quale  ftanza  per 
un  comodo  paffetto  fi  ritorna  nel  Teatro,  ma 
dietro  a  i  Tedili  ,  e  vicino  alle  muraglie  ,  luo- 
go ben  capace  5  e  deftinato  ancoreflb  al  co- 
modo degli  Uditori .  Sopra  la  porticella  ulti- 
mamente detta  fi  offerva  anch'effa  in  bian- 
co marmo  la  Lapida  di  memoria  per  l'aper- 
tura del  nuovo  Teatro  nella  maniera  ,  cho 
fegue. 

BENEDICTO   XII  L 

PONT.  OPT.  MAX. 

QUi  Ckmentis  XI. ,  (j  innocenti}  XIII.  PP. 
MM.  veftigiìs  humaniffìmè  infiftem  pafto- 
S  Yak  nomen ,  quo  fé  jam  olim   pernii ferat 
appellar}  y  vel  in  fuprema  po/ituf  dignitate  non  de' 
fpiàt  nemus  Parrbafium  confitum  Areaque  Arca- 
dia  Vafìoribus  convocanti s ,  pronumi  andifque  car* 
minibus  proprio  in  /o/o  primum  excitata . 
Alpheftbao  Caryo  Cuft.  Gen. 
Akxi  Cyllenò  Procufiode. 
Myreo  %jpbeaùco  Procuri.  Coad. 

Pby- 


XII.  Viris  Colle- 
giiArcadum  . 


} 


Adminiftris. 


40 

Thyìacida  Luc'mìano 

Arnauro  Epirio 

Agefilo  Hrmtico 

'Zjrtìndo  Elaita 

Eìeonimo  Evoreo 

TSLifalgo  Diagoneo 

Eurindo  Olympiaco 

Umilio  Vhilippeo 

Eugildo  Scylleo 

Ormido  LeuBronio 

Eulogo  lpfunteo 

Itajpide  ILethiano 

Stiamo  Vandofiano 

Eulìfto  Mac  ariano 

VI  Boedromionis  ftantis  ÓUm.  DCXXVL 
ab  A,  I.  Ofympiad.  Villi  An.  1111.  die  perpetuo 
Jaeta . 

Conforme  dalla  banda  oppofta  fopra  di 
un'altra  porcicella  fintavi  per  accompagnano 
la  fuddetta  ,  fi  vede  neH'iitefla  gui(a  efprefla-, 
*  la  memoria  della  fondazione  di  Arcadia. 

ALEXANDRO  VHIr 

PONT.  OPT.  MAX. 

AT{cadum  Coetus  felickèr  fauflèque  inftitutus 
Quem  Vetrus  S.  'fi.  E.  Card  Othobomts 
ìnter  Acclamatos  Paftores  Crateus  Erycinius  Va' 

triti 


41 
trui  magnammitatem  fecutus  ad  agenda  Deo  Na- 
to sire  adite  tutelari  Jolemn'ta  propria  in  aula  hono* 
rificentijjimè  quotannis  excipit. 

INSTITUTORES. 

Elpinus  Manalius. 

Alexis  Cyllenius. 

Uranìus  Tegeaeur. 

Talgrnon  Lycurms. 

Alphe fibosus  Caryus  Autbor. 

Opycus  Erymanthaus* 

Tbyrjts  Leucajius. 

ìdalgus  Erafinius. 

Montanus  Vhalantius. 

Syringus  Ifyetxus. 

Damcetas  Clytorius. 

Myrtillus  Aroarìws. 

Charinus  Dipoeus. 

Silvìus  Verethaus . 

1111.  pofl  XX.  MemaBerionis  cadentis  an* 
no  11.  OUmpiadis  DCXVIL  ab  A.  1.  die  i.  Jovi 
[aera  perpetuo  Laeta  : 

Facendoci  in  quefte  due  Lapidi  un'ono- 
rifica 5  e  grata  ricordanza  dei  Sommi  Ponte- 
fici ,  fotto  de*  quali  ella  ebbe  i  fuoi  principi, 
e  il  fuo  ftabilimento,  e  che  col  loro  nome  al 
più  alto  fegno  l'illuftrarono  $  di  chi  d'anno  in 
anno,  con  tanta  beneficenza  l'accoglie,  edichi 

F  ne 


42 

ne  promofle  l'origine,  o  ne  (ottiene  al  preferi- 
te la  ficurezza,  e  la  dignità.  Finalmente  le 
foprannominate  muraglie  ,  che  circondano  da 
ambi  i  lati  il  Teatro  fono  adorne  delle  impre- 
fe,  e  dei  nomi  delle  noftre  celeberrime  Co- 
lonie ,  e  Rapprefentanze  ,  vanto  de  i  più  infigni 
della  noftra  Adunanza,  e  fono  le  fegusntidi- 
fpotìe  fecondo  l'ordine  Cronologico  delle  loro 
Fondazioni . 

Colonia  Forzata  fondata  in  Arezzo  nell'Ac- 
cademia de'  Forzati  l'Anno  1692.  a' 3,  di 

Gennajo. 
Elvia  fondata  in  Macerata  l'anno  1693.  a' 

18.  di  Giugno. 
Camaldolese    fondata  nella  Religione  de' 

Monaci  Camaldolefi  a'  15.  d'Octobro 

1694. 
Animosa  fondata  in  Venezia  l'anno  1698.  a' 

29. d'Aprile . 
Renia  ,  o  del  Reno  fondata  in  Bologna», 

l'anno  1696.  a'  29.  d'Aprile. 
Ferrarese  fondata  in  Ferrara  l'anno  1699. 

a'  23.  di  Marzo. 
Fisiocritica  fondata  in  Siena  a  1 9.  Gennajo 

1700. 
Alfea  fondata  in  Pifa  l'anno  1700.  a'  24.  di 

Maggio. 
Metaurica  fondata  in  Urbino  l'anno  1701. 

a 


4? 

a  28.  dì  Febbrajo  . 

Crostolia  fondata  in  Reggio  di  Lombardia. 

fanno  1703.  a'  2.  d'Agolto. 
Sebezia  fondata  in  Napoli  Tanno  1703^  1  7. 

d'Agofto. 
Mariana  fondata  nella  Religione  de' Chie- 
rici Regolari  delle  Scuole  Pie  Tanno  1703. 

agli  8.  di  Novembre. 
Rubicon  a  fondata  in  Rimino  Tanno  1704.3* 

4  di  Gennajo . 
Isaurica  fondata  in  Pefaro  Tanno  1704. a' 26. 

di  Febbrajo  . 
Caliese  fondata  in  Cagli  Tanno  1704.  a'  2. 

di  Maggio. 
Milanese  fondata  in  Milano  l'anno  1704.  a' 

2.  di  Maggio . 
Giulia  fondata  in  Udine  Tanno  1704.  a*  24. 

di  Luglio. 
Ligustica  fondata  in  Genova  Tanno  1705. 

a'  19.  di  Febbrajo. 
Veronese  fondata  in  Verona  Tanno  1705.3* 

18.  di  Settembre. 
Augusta  fondata  in  Perugia  Tanno  1707.  a' 

24.  d'Ottobre. 
Emonia  fondata  in  Lubiana  nella  Carniola 

Tanno  1709.  a*  7.  di  Marzo. 
Lamonia  fondata  in  Faenza  nell'Accademia 

de'  Filoponi  Tanno  1 7 1 4.  al  1.  di  Giugno. 
Partenia  fondata  nella  Religione  de'  Chie- 

F  2  rici 


44 

rici  Regolari  Minori  Tanno  1 714. agli  r  i. 
di  Giugno. 

Trebbiense,  o  di  Trebbia  fondata  in  Piacen- 
za Tanno  1715.  a*  4.  di  Febbrajo. 

Sibillina  fondata  in  Tivoli  Tanno  1 7 ió.a* 5- 
di  Febbrajo. 

Cenomana  fondata  in  Brefcia  Tanno  1716. 
a  31.  d'Agoito. 

Riformata  fondata  in  Cefena  Tanno  171 7. 
a'  11.  di  Gennajo  . 

Innominata  fondata  nel  Piemonte  nelTAc- 
cademia  degli  Innominati  di  Brà  a'  23. 
di  Settembre  171 7. 

Fulginia  fondata  in  Foligno  Tanno  1717.  a* 
16.  di  Dicembre. 

Poliziana  fondata  in  Montepulciano  a  dì  7. 
Aprile  171 8. 

Aternina  fondata  nell'Aquila  al  1.  di  Giu- 
gno 1719. 

Cluentina  fondata  in  Camerino  a'  12.  di 
Dicembre  17 19. 

Tegea  fondata  in  Ghieti  a*  7.  di  Marzo  1 720. 

Cremonese  fondata  in  Cremona  ai  6.  di  Giu- 
gno 1720. 

Ingauna  fondata  in  Albenga  nel  T Accade- 
mia de  Medi  a  9.  di  Dicembre  Tanno 
1721. 

Oretea  fondata  in  Palermo  a  i*.  Gennajo 
172 1. 

Ve- 


45 

Velìna  fondata  in  Rieti  a'  30.  di  Dicembre 

1721. 

Estense  fondata  in  Correggio  al  1.  di  Di- 
cembre 1724. 

Giania  fondata  in  Fabriano  a'  6.  d'Agofto 

172.5- 

Gabelia  fondata  in  Carpi  a*  27.  di  Dicem- 
bre 1726. 
Rappresentanza  Stravagante  fondata  nell'Ac- 
cademia di  tal  nome:  comopfta  di  Con- 
vittori nel  Collegio  dementino  di  Ro- 
ma, a' 24.  d'Aprile  1695. 

Ravvivata  fondata  nell'Accademia  di  tal 
nome,  comporta  di  Convittori  nel  Semi- 
nario Romano,  a'  5. di  Maggio  1716. 

Nazzarena  de*  Convittori  del  Collegio  Naz- 
zareno di  Roma  fondata  agli  1  r.  di  No- 
vembre 171 7. 

Angustiata  de*  Convittori  del  Collegio  de' 
Nobili  in  Savona  ,  fondata  a  i  19.  d'Ago- 
fto 1721. 

Quefto  è  quanto  io  ho  (limato  neceflario 
di  accennare  per  intelligenza  di  tante  ifcrizìo- 
ni,  che  con  sì  fpefle  abbreviature  fi  leggono  nel 
noftro  Bofco ,  ed  acciocché  ad  alcuni  non  ri- 
nfanghino ofcure,ne  darò  qui  appreffò  lafpie- 
gazione  colla  interpretazione  de'  Nomi,  che 
in  effe  fono  fcolpiti ,  fperando  ,  che  i  miei  ri- 
veriti 


veriti  Compaftori,  e  Colleghi  non  faranno  per 
afcrivere  ad  arroganza  queito  impiego,  unica* 
mente  diretto  a  procurare  in  quel  modo,  che 
mi  é  permeflò  i  vantaggi  dell'Adunanza,  ed  a 
fpicgare  almeno  in  qualche  parte  la  gratitudi- 
ne, che  io  alla  medefima  per  tanti  motivi  mi 
glorio  di  profeffare. 

SONETTI 

DI     F    I    L    A    C    I    D    A> 

Attenenti  allaprimento  del  nuovo  Teatro . 

ENEA. 
I. 

COlf  Elmo  in  fronte,  che  temprò  Vulcano , 
Fuori  del fU ma  tutto  il  petto  mi/e. 
Scuotendo  fafta ,  che  avea  ftretta  in  mano , 
L'Ombra  guerriera  del  figlimi  d*  Anchife. 

E  parlò  :  Fiume  a  tey  Fiume  Romano , 
La  ragion  delle  Genti  il  Ciel  commi/e , 
Da  che  defti  ricetto  al  pio  Trojano  : 
E  intanto  al%pffi  la  V't fiera ,  e  rije  : 

Quindi  Romolo  mio  fondò  f  impero , 
E  fé  la  flrada  col  favor  del  farmi 
Alla  futura  autorità  di  Piero  . 

Mancava  folo  appien  per  confolarmi 
Il  Voetico  l^egno:  Arcadi ,  lo  fpero 
Vederlo  oggi  fondar  fu  i  voftri  Carmi . 

GIÀ- 


GIANO. 


IL 


ROtta  la  terra ,  e  [coffa  la  mina , 
Che  da  gran  tempo  andiam  cercando  invano, 
apparve  fuor  dall'alta  fua  Collina 
Con  doppia  chioma,  e  doppia  fronte  Giano . 

Ediffe:  o  bella  alma  Città  Latina , 
Se  poc'anzi  a/colta/ìi  il  pio  Trojano  : 
Or  anco  a  me  Faugufto  orecchio  inchina , 
Che  Io  reffi  in  pria  quefto  poi  fuol  Romano . 

1  T  afiori  d  Arcadia  illuftre  vanto 
aggiungeranno  al pr'ifco  tuo  fpìendore 
Colla  novella  fignoria  del  Canto . 

TSlè  flrano  egli  è',  mentre  il  primiero  autors 
Del  nome  tuo,  poi  chiaro  in  arme  tanto  , 
Altri  non  fu,  che  un  umile  Valore  . 

EVANDRO. 
III. 

CHi  mai  creduto  avrebbe  ,  o  al  Ciel  diletto 
Arcade  genio,  che  nel  fuol  Latino 
Dopo  il  folco  fatai,  con  cui  Quirino 
Spenfe  il  tuo  nome ,  e  mi  pafsò  fui  petto , 
Del  tempo  Jlruggitor  qua  fi  a  difpetto 
Dal  cener  mio ,  che  copre  il  V edatino , 
Doveffe  un  altra  volta  il  tuo  deftino 
Sorger  da  terra  in  più  leggiadro  a/petto . 

E  pu< 


E  pure  è  ver  ;  non  piò  mi  lagno ,  o  Enea  , 
Del  [angue  J par/o  di  Val  fard  e  ucàJoy 
Se  sì  bel  frutto  render  mi  dove  a . 

Così  parlò  me{(  hi  andò  a  i  detti  un  rifo , 
L arcade  Evandro,  e  intanto  fi  ter gea 
La  fredda  fepolcral  notte  dal  vijo. 

ULISSE. 
IV. 

NEgli  Eli  fi,  colà  volfe  il  pen  fiero  ) 
Ci)  altra  ufar  non  potè  a  facondia  Uliffey 
Alt  intelletto  del  Trojan  Guerriero 
Ter  armi,  per  pietà  f amo/o,  e  dijje* 

O  Invitto  Enea ,  [penta  vedere  lo  [pero 
Fin  la  memoria  delle  noflre  riffe , 
Ora  che  al  fren  del  Lusitano  Impero 
Il  miglior  de9  miei  figli,  il  del  prefifie. 

Fra  gli  altri  Greci  nel  tuofuol  Latino 
Arcadia  [ola  non  ha  poja  ;  il  vanto 
Del fultim  opra  a  lui  [erba  il  de  (tino . 

Tacque;  e  A  rete  alternando  Arete5  intanto 
Evandro  [or/e ,  e  doppo  lui  Quirino, 
E  Virgilio ,  e  Sincero  ordirò  il  Canto . 


Spie- 


49 


Spiegazione  dell'Abbreviature  contea  me 
nelle  Infcrizioni. 

*.  Defungo. 

Ab.  A.  1.  Ab  Arcadia  Infl aurata. 

Affi  B.  M.  Affini  Benemerito . 

Amatiff.  Amati  (fimo. 

Am.  Cariffl  Amico  Carijjimo. 

An.  Anno. 

Are  ad.  Arcadum. 

Arcad.  Cuft.  Arcadia  Cuftos . 

B.  M.  Benemerito . 
Carijf.  Carijjimo. 

C.  L.  A.  Cum  Ludi  Agerentur. 
Clarijf.  Vro  Clarijftmo  Viro  . 
Coli.  Are.  Collegii  Arcadum. 
Colon.  Colonia . 

C.  V.  C.  Coetus  Univerfi  Confuho. 

DF.  Defungo. 

F.  C.  Fieri  curavit. 

L.  A.  Ludis  aHis. 

Lapid.  Decret.  Lapidem  Deere  tum. 

Ld.  Laudando. 

Olymp.  Olympiade. 

Op.  M.Optimè  merito. 

P.  Vofutt. 

P.  A*  Taflor  Arcas. 

P.  A  Valori  Arcadi . 

G  P.A. 


5° 

P.  A.  Acci  Vaflori  Arcadi  Acclamata. 

Pof.  Pofuit. 

Pojf.  Pofuere . 

PP.  AA.  Paftores  Arcade s  . 

Procuft.  Procuftos. 

Soc.  Bm.  Socio  Benemerenti . 

Soc.  Ld.  Socio  Laudando. 

Ve  ufi.  Vicecuftos. 

Vro.  Viro. 

XTl.  Vr.  Coli  Are.  Duodecimvir  Collegi 
Arcadum . 

XTl.  Vri  Coli.  Are.  Duodecimviri  Cottegli 
Arcadum . 

XTlll.  Vr.  Inflit.  Quatuordecimviro  Inflittiti 
rum. 


Ittr 


Interpretazione  àey  Nomi  Pajìoraìi 
A  B 


A  Gero  .  Biagio  Majoli  d' 
AvitabiJe. 
Agefilo .  Francefco  Domenico 

CJementi . 
Aglauro.Fauftina  Maratti  Zap. 

AJarco.  Marchese  Gio.Giufep- 
pe  Orli . 

Alcefte  .  Lionardo  di  Capua. 

AJcidamo.  //  Cardinal  Giufep- 
pe  Maria  Tomafi . 

Alefiì.  Canonico  Giù  teppe  Pao- 
lucci. 

Alfefibeo  .  L'arciprete   Gio. 
Mario  Crefcimbeni . 

A \nano.Papa  CLEMENTE  XI. 
Albani. 

Alterio.  Aieflandro  Marchetti. 

Altifco.  Michelangelo  Albri- 
zi . 

Anicio  .  Francefco  Redi . 

Arafte  .  Filippo  Marchefelli . 

Aretalgo.Papa  INNOCENZO 
XIII.  Conti. 

Arete  .  D.  GIOVANNI  V.  Re 
di  Portogallo . 

Arezio.  Francefco  di  Lemene. 

Argeo  .  Gregorio  Meflere  . 

Arnauro .  Avvocato  Francefco 
Memmi . 

Aromindo  .  Cavalier  Fr.  Rai- 
mondo Abb.  Gavotti  . 

Arpalio.  Piero  Andrea  Torzo- 
ni Accolti . 

Alette,  tyidarchcfe  Carlo  Ema- 
nuello  d'Efte . 


B 


Ibliofilo.  Giufeppe  Vallet- 
ta . 


CAndido .  Il  Cardinal  Mar- 
cello d'Afte . 
Carino  .  Paolo  Antonio  Viti. 
Cleonimo.  P.  Francefco  Maria 

Mancurti . 
Cloanto  .  Monsignor  Gio.Bat^ 

tiftaGamberucci. 
Corileo  .  Benedetto  Averanì . 

D 

DA  meta  .  Monjìgnor  Mel- 
chiorre Maggio . 
Diotimo .  Antonio  Magliabec- 
chi . 


EDrafto.//CW.  Gio.  Batti- 
Ila  Buffi  . 
Egerie  //  Ctfn/.Domenico  Ta- 

ruggi . 
Elbafco  .  Antonio  Canevari . 
Elcino. Monsignor  Marcello  Se- 

veroli . 
Elpìno.Cavalier  Paolo  Coardi. 
Emio .  Gaetano  Lombardo  . 
Erilo  .  Aieflandro  Guidi . 
Erone  .  Vincenzo  Viviani . 
Erfilio.  fJMonftgnor  Gio. Maria 

Lancili  . 
Eucrate  .  //  Card.  Errico  Noris. 
G  »  Eu- 


Eufifio .  Pirro  Maria  Gabrielli. 

Euganio  .  Benedetto  Menzini . 

Eulifto  .  Saverio  Barlettani  . 

Eurindo.  Avvocato  Francefco 
Maria  Gafparri . 

Eutemio.//CW.  SpereJlo  Spe- 
relli. 

F 

Fllacida  .  Francefco  Lorcn- 
zini . 
Filemone .  Carlo  Cartari . 
Filermo.D.Gennaro  d'Andrea. 


G 


Ere  fio .  <J\£onpgnor  Giro- 
lamo Vincentini . 


J Anteo .  Monfignor  Raffaello 
Fabretti . 
Idaigo.  Il  Card.  Carlo  Tom- 
mafo  Maillard  di  Tournon  . 
Imante  .  Vincenzio  Auria  . 
Immone. ,J\£onfignor  Gio. Giu- 
rino Ciampini . 
limonio  .    Monfignor  Angelo 
della  Noce . 


LAcone  .  Barone  Antonio 
Caraccio . 
Larifco  .  Francefco  d'Andrea  . 
Laurindo  .  Loreto  Mattei . 
Laurifo./'.  Gio.  Antonio  da^ 

Lucca  Min.  Off. 
Leonte .  Giacinto  Vincioli. 
Licoro.Bernardino  Ramazzini. 


Lindreno  .  Niccola  Salvi . 
Lindoro  .    Conte  Lorenzo  Ma» 

galotti. 
Lipario  .  Canonico  Antonino 

Mongitore  . 
Logifto .  Avvocato  Francefco 

Maria  de'  Conti  di  Campel- 

Jo. 

M 

MEri .  Andrea  Pefchiulli . 
Metauro. Monfignor  Do- 
menico Riviera . 
Mireo.Michei  Giufeppe  Morei. 
Mirteo.D.GiorAntonio  di  Viz- 
zaron  Arcidiacono  di  Sivi- 
glia . 
Mirtillo.  Jacopo  Vicinelli . 
Montano  .  Pompeo  Figari . 


N 


N Adatto.  Camillo  Ranieri 
Zucchetti . 
Nido  .  Carlo  Maria  Maggi . 
Nifalgo  .  Conte  Bruto  Marcel- 
lo Porta  . 
Nullo.  Monfignor  Leone  Stroz- 
zi • 

O 

OLandro  .    Gio.  Battifta.* 
Gambi . 
Ofelte .  Lorenzo  Bellini . 
Olinto.D.Francefco  Maria  Ru- 
fpoli  Principe  diCerveteri  . 
Orilto  .  Marcbefe  Scipione-» 

Maffei  . 
Ormido .  Niccolò  Coluzzi . 
Otteno  .  Conte  Girolamo  Ot- 
tone . 

Pa- 


PAlemone  .  Silvio  Stampi- 
glia . 
Polibo .  Vincenzo  da  Filicaja . 
Polidoro .  D.  Federigo  Borro- 
meo Duca  dì  Monte  Rotori' 
do» 


SAlicio .  V.  Niccolò  Maria». 
Pallavicini  Gefuìta  . 

Semiro.  Anton  Francefco  de 
Felici . 

Selvaggio .  Monftgnor  France- 
fco Bianchini . 

Serrano  .  Vitale  Giordani . 

Silauro.  Girolamo  Tozzi. 

Silvillo  .  Ranieri  Mari . 

Silvio  t  Agoftino  Maria  Taja  . 


Siralgo .  Filippo  Leers . 
Siringo.    Paolo  Antonio  del 
Negro . 

T 

TAIete.' Monjlgnor  Antonio 
Vidman . 
Terone  .  Marcello  Malpighi . 
limonio.  Monjìgn  or  Francefco 

de  Vico. 
Tirfi .  Avvocato  Gio.  Battifta 
Felice  Zappi. 


u 


Ranio .  Vincenzo  Leonio. 
Z 


'"VEtindo.  Vettorio  Giovar . 


di. 


IL      F    I    K    E. 


J^Uvpa  Un    c/c/     Ó  cu/j 


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